Lucidissima analisi di Stefano Disegni che prende spunto da una terrazza romana, ma che potrebbe tranquillamentre essere un salotto, o un elegante loft di raffinato design, in qualsiasi altra parte d’Italia.
Un affresco di quella “fuga verso l’alto” operata in questi ultimi anni dalla sinistra italiana; che ha trasformato la sinistra stessa in una middle class, molle e nutellaia, che viene vista dalle periferie come un nemico snob da combattere. E i risultati delle ultime elezioni lo hanno definitivamente evidenziato.
Ma pare che la lezione sia servita a poco. Ancora ieri, passando nei pressi del Circo Massimo, si respirava aria di decadenza e conservatorismo piccoloborghese. Un’aria da zero a zero in casa, che non lasciava presagire alcun pericolo per il centrodestra che sta governando il paese. E credo che – sia chiaro – questo non sia necessariamente un bene.
Una sinistra sempre più lontana dalle periferie e dal popolo, asserragliata tra i pacifismi e i buonismi di matrice chic della rive gauche. Una sinistra malconcia, in balia di quel signore grassottello che la guida male e che nel frattempo compra case a Manhattan per la sua figliuola.